Questi giorni di vacanza sono stati l’occasione per continuare a visitare le case del villaggio, non credo di averle ancora viste tutte, ma ne ho viste parecchie, ed alcune sono davvero belle e accoglienti, altre sono un po’ più spartane, altre molto frequentate da gente che passa a prendere un caffè o fare un saluto, altre ancora sembrano quasi disabitate, si ha l’impressione che i proprietari non ci abbiano ancora traslocato del tutto. Mi è sempre piaciuto entrare nelle case degli altri, perché secondo me, da com’è una casa, si capiscono tante cose delle persone che ci abitano e anche del luogo in cui siamo. Mi è anche sempre piaciuto avere gente in casa, e infatti a casa mia c’è sempre stato un letto in più o un divano disponibile per chi si voleva fermare, e di persone ce ne sono passate tante. Sarà per questo che, con la mia famiglia, ormai da qualche anno facciamo le vacanze utilizzando il sistema dello scambio di casa. Ci sono ormai tanti siti, noi solitamente utilizziamo quello storico, Home Exchange, e la cosa sta diventando anche un po’ di moda, infatti ultimamente se ne parla spesso su giornali e riviste, e il tema è stato recentemente proposto anche nella prova di inglese agli esami di maturità linguistica. Quello che vorrei sottolineare è che il risparmio (che comunque c’è) non è nemmeno lontanamente la principale ragione per fare uno scambio. La cosa più bella è proprio la scoperta dell’altro, e la possibilità di conoscere il paese che si va a visitare dal punto di vista di chi in quel paese ci vive. Cosa ben diversa da quello che avviene soggiornando in un albergo. Negli ultimi anni con la mia famiglia abbiamo trascorso vacanze indimenticabili in varie regioni della Francia, in Olanda, in Danimarca e persino in California (la foto che vedete nel blog l’ho scattata proprio lì, durante una passeggiata in uno dei numerosi parchi naturali della mitica costa di Big Sur). Ogni volta c’è stata l’emozione della scoperta, lo scambiarsi informazioni e dritte sui posti più belli da vedere, le mostre da visitare, i negozi dove acquistare le specialità locali o i ristoranti dove andare a cena. Per i bambini è un’esperienza veramente fantastica, perché imparano a condividere, lasciando i propri giochi a disposizione di chi verrà, ma anche a rispettare i giochi e gli oggetti che i bambini dell’altra famiglia hanno lasciato per loro. Ecco, nel villaggio sta un po’ succedendo la stessa cosa: si va a scoprire le case degli altri, ci si scambiano consigli, si imparano cose. Uno dei blog che ho apprezzato di più in questi ultimi giorni è quello di Emanuela, che ha creato una serie di pagine in cui ha messo nero su bianco le istruzioni per fare alcune cose, ad esempio:
Come fare un audiopost
Come inserire un ebook in un post
Come fare un videopost
E poi, la sua casa è proprio bella, si vede che è un’artista!