Cosa è rimasto del più bel cMOOC del reame?

Dopo un bel po’ di assenza da questo blog mi è venuto in mente che alla fin fine, tutto è iniziato da qui, e dal quel meraviglioso cMOOC del Prof. Andreas
Cosa è rimasto a distanza di un anno e mezzo, forse più?
Tanto, tantissimo, direi.
Innanzi tutti la consapevolezza che il blog è lo strumento didattico che mi è più congeniale per accompagnare gli studenti anche fuori dalla classe.
Tutte le altre soluzioni che avevo provato, da Claroline a Edmodo, da Moodle al gruppo Facebook, non mi erano congeniali.
Il blog sì: aperto, facilmente fruibile senza password, e soprattutto tanto interattivo, se davvero riusciamo a utilizzarlo nel modo giusto.
Non sempre gli studenti rispondono entusiasticamente, alcuni post sono privi di commenti, ma tutti (io compresa) possono comunque ritornarci e ricercare le cose che hanno trovato interessanti, o che devono riprendere per qualche motivo.
Il mio preferito è questo. Fateci un giro se ne avete voglia 🙂
Ah, dimenticavo, tutti gli altri cosiddetti MOOC che ho provato dopo (da quelli di Coursera a quelli di European SchoolNet Academy, non sono dei veri MOOC, perché alla fine molti dei materiali sono protetti e non si possono ricondividere o riutilizzare fuori dal MOOC stesso…

Foto di fine corso

La foto di “fine corso”, ed ora inizia l’avventura #loptis

amentia verna

Fabrizio (Bartoli) lavora da qualche giorno alla nostra nuova mappa, che è pure interattiva, oltre ad essere esteticamente molto carina. Io posso metterla qui solo come immagine, nell’attesa speranzosa che Fabrizio non solo la renda pubblica, ma anche ci spieghi come fa.

Mappa_iscritti_cMOOC_2013_jpeg

Monica Terenghi invece ha spiegato tempo fa come ha fatto a fare la sua foto di classe. Volevo ribloggare il risultato, ma non ho trovato il magico tastino “reblog”, pur essendo il blog di Monica un WordPress. Forse Costantino, che è il nostro esperto di riblogging, mi spiega come fa??
Questo qua sotto è uno screenshot. Un’istantanea, insomma.
Cliccate il link per vedere la versione interattiva e le istruzioni.

Puzzle iscritti di Monica Terenghi

In un modo o nell’altro, siamo carini…

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Avventure di studenti che esplorano

Ed ecco anche la presentazione in inglese del nostro fantastico cMOOC, direttamente dal blog del prof., ma opera di Fabrizio, Lucia, Claude.

Andreas Formiconi

Fabrizio esplora il cyberspazio e incontra qualcosa di interessante, lo riblogga e Lucia se ne accorge. Esplora quindi anche lei. I due si intrufolano in una discussione e finisce che vengono invitati da Vance Stevens – un consulente di tecnologie per la formazione e insegnante di inglese – a fare una presentazione online alla sua comunità del nostro MOOC. Lucia propone a chiunque lo desideri di partecipare e contribuire. Hanno scritto un documento in Drive da usare nella presentazione online che faranno domenica 23 alle 16:00, ora italiana.

Chi vuole contribuire può scrivere le proprie proposte in un commento qui oppure richiedere  il permesso per editare (edit) direttamente il suddetto documento. Attualmente possono accedere al documento Lucia, Fabrizio, Claude, Davide, Laura e il sottoscritto. Chi vuole contribuire alla redazione può scrivere ad una di queste persone. Attenzione comunque a non affastellarci troppa roba, mi pare già bello nutrito.

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Fabrizio Bartoli, Lucia Bartolotti organize a discussion of the cMOOC ltis13

Non posso non riportare qui il post relativo al webinar sul nostro cMOOC tenutosi domenica scorsa nella “sala conferenze” di Vance Stevens. Grazie Vance, per l’ospitalità!

Learning2gether

Learning2gether Episode 166

Fabrizio Bartoli, Lucia Bartolotti, Claude Almansi, Luisella Mori and others discuss their recent cMOOC ltis13

download mp3
http://learning2getherdotnet.files.wordpress.com/2013/06/2013june23ltis13-10-001-64k.mp3

Recording in Bb Collaborate / Elluminate http://learningtimesevents.org/webheads/

What?

Fabrizio Bartoli, Lucia Bartolotti, Claude Almansi, Luisella Mori, and 480 others recently participated in a MOOC, more specifically a “cMOOC” (as described here )

Lucia writes: “Our ten-week cMOOC has just closed, with the collective decision to go on as a community, with new group initiatives springing out of it.

The creator of the cMOOC is professor Andreas Formiconi, from University of Florence and IUL-Italian University Line, which is a partnership of four Universities offering online courses to teachers.

A few interesting figures about the success of the cMOOC can be read here; those of you who can…

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La presentazione del cMOOC in inglese

Ecco la presentazione del cMOOC in inglese, preparata da Lucia, Fabrizio e Claude.

Chi vuole la può seguire in diretta oggi pomeriggio alle 16.00 ora italiana. Queste le istruzioni di Fabrizio: Chiacchierata online, in inglese, sul cMOOC itis13 su learning2gether. Chi vuole intervenire, parlare, ascoltare, curiosare, clicchi sul link seguente un po’ prima delle 16.00. http://learningtimesevents.org/webheads/

L’incontro è sulla piattaforma di BlackboardElluminate. Per chi non ha familiarità con la procedura (molto semplice) di accesso: il click sul link avvia o scarica java sul pc e poi fa il download del file di accesso (pochi secondi) che bisogna cliccare per eseguire. Date un nome utente e appena entrati nella ‘stanza’ effettuate il controllo speakers-microfono cliccando su audio wizard, se avete difficoltà a sentire o parlare. Per salvare link dalla chat o slide dalla lavagna ci sono comandi appositi sul menù in alto a sinistra o si usano i tasti ctrl+c ctrl+v per il copia-incolla sul pc. Happy talking!

P.S. Mio: Sul Mac è un po’ diverso, ci ho dovuto smanettare un po’ per scaricare il software necessario per far funzionare Elluminate (e ho dovuto cambiare le impostazioni di sicurezza). Infatti cliccando sul link della web conference si ottiene una pagina con questo messaggio:
We are aware of launching issues on Mac OS X 10.8.4. Please see article 2940 for assistance.
Sulla pagina successiva compare invece questo messaggio:
Announcement:Recent security changes released by Apple in the latest OS X Mountain Lion v10.8.4 update may prevent Web Conferencing customers from launching Blackboard Collaborate sessions.Click here for more information.
In realtà se scarico il piccolo file nominato meeting e clicco per aprilo, me lo apre Text Wrangler e vedo una serie di codici che non mi servono a niente. Mi viene allora l’idea di andare a cercare il file nella cartella download e di selezionare con il tasto destro apri con e scegliere Java.
Forse funziona, la piattaforma si apre… vedremo!

amentia verna

Condivido qui la presentazione preparata per l’evento di questo pomeriggio. E “speriamo che me la cavo”!!!


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Sbilanciamoci!

Come tanti sanno, la vera fine dell’anno, psicologicamente, e non solo per noi insegnanti e/o genitori, sono i mesi di giugno, luglio, agosto. Finisce l’anno scolastico, prima o poi iniziano le ferie per tutti, e a settembre si ricomincia. Tempo di bilanci dunque, anche per il nostro cMOOC, che per fortuna continuerà, anche se ufficialmente termina il 12 giugno.

Faccio come Lucia, e copio pari pari una parte del bilancio di Antonella, che ha scritto molto chiaramente quello che penso e provo anch’io. Sono felice di aver partecipato a questo cMOOC: 

1 perché ho appreso cose nuove ( l’uso dei feed, dei codici, di qualche programma nuovo utile come piratepad o notepadplusplus o rsswol, di qualche sito prezioso come quello che insegna a sperimentare il linguaggio html e non solo, l’importanza dei tag sopra l’utilità delle categorie…; e poi ancora, l’uso dei socialbookmarking come diigo, la possibilità di creare gruppi di lavoro e di intesa/ricerca comune, la creazione di blog uniti da interessi comuni dove i partecipanti mettono il loro mondo, la loro esperienza, il proprio vissuto e le proprie domande, la scoperta di strumenti che possono far sottotitolare i video tutorial così preziosi ed indispensabili per la comprensione dei contenuti)

 2 perché sono entrata in contatto con professionisti e non solo che esprimono/condividono le loro competenze, perplessità, umanità e risorse; a volte varie e disparate, a volte simili e congeniali, ma tutte importanti perchè espressione di autenticità e serietà, unita all’allegria di esserci, alla consapevolezza del fare, del dire, del pensare.

 3 perché mi piace questo modo di usare il web; così si fa scuola attraverso la rete, così si fa formazione permanente a un costo contenuto se non addirittura gratuito, così si possono creare intelligenze interattive dove lo scambio e il confronto in tempo reale possono fare la differenza, dove possono nascere idee, progetti, riflessioni e valutazioni mai definitive, mai fine a se stesse.

Le uniche pecche (mie) riguardano le ultime due settimane: sono stata talmente sommersa dagli adempimenti di fine anno che ho lasciato un po’ in sospeso il lavoro fatto, che per fortuna potrò comunque continuare, grazie alla disponibilità di Andreas e alla voglia di farlo di gran parte degli abitanti del villaggio. Mi è piaciuta molto l’ultima parte, in cui tante persone si sono aggregate per partecipare ad attività collaborative di vario tipo (traduzioni, sottotitolazioni, gruppo L2, lavoro costante su Diigo…) anche grazie alla sapiente e infaticabile Claude.
Un’altra pecca (ancora mia, ma forse condivisa anche da altri), senza dubbio, sarà il fatto che difficilmente ci potremo in futuro accontentare di semplici corsi di aggiornamento che ci insegnano come usare un nuovo tool, software o dispositivo dal punto di vista tecnico. Siamo diventati più esigenti, proprio in questi giorni mi sono trovata a fare qualche attività per imparare ad utilizzare delle app per iPad e ho trovato il tutto estremamente, tristemente, arido e parecchio, ma parecchio noioso.
Insomma, mi sbilancio, e un bel 10 e lode a questo corso/percorso e a tutte le trame e i rivoli che ha creato, glielo do!

Gruppi di lavoro o affinità elettive?

Ribloggo il post di Lucia, perché presenta una piano di battaglia veramente fenomenale per iniziare a taggare i nostri post, i nostri commenti e i siti che ci interessano nel nostro gruppo #ltis13 di Diigo.

amentia verna

Gli ultimi interventi del prof mi hanno chiarito le idee e mi hanno riconciliata con l’affastellarsi di tag e segnalazioni su Diigo.

Anche con Bloglines era andata così: frastornata dall’accumularsi di blog e articoli mi ero inizialmente sentita un po’ persa. Nel tentativo di riprendere un certo controllo (impossibile, ma tant’è… L’idea mi dava sicurezza) avevo a cominciato a compulsare le decine e decine di blog con ordine, uno dopo l’altro così come si presentavano in modalità “widget” (ogni autore nella sua ordinata casellina…). Una volta rassicurata l’immigrata digitale in me, mi sono sciolta un pochino e ho cominciato a dare un’occhiata ai post man mano che uscivano. E’ un procedimento meno “ingessato”, così presto la curiosità ha preso il sopravvento e ho lasciato perdere ordine e categorie, avvicinandomi al comportamento dei nativi digitali.

Con i tag che si sono accumulati in PiratePad è stata un po’ la stessa cosa:…

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Baloccandoci con html e Press This

Teresa Amabile: Track Your Small Wins to Motivate Big Accomplishments on Vimeo
Girovagando per la rete mi imbatto in questo bel video, che uso per provare ad utilizzare un paio di balocchi che ho recentemente scoperto su WP e grazie al nostro mitico prof.
Uno è il widget di WP Press This, che ho trascinato sul mio cruscotto di Chrome (cioè brutalmente trasportato con il mouse nello spazio sottostante la barra degli indirizzi), e che mi permette, quando navigo in Internet, di creare un nuovo post a partire dalla pagina in cui sto navigando, semplicemente cliccando sull’icona Press This. E’ in questo modo che sto creando questo post, a partire dalla pagina del sito web Vimeo sul quale ho trovato il video.
Ne approfitto per baloccarmi un po’ con l’html… mi piace! In questo video Teresa Amabile, che viene considerata una dei 50 pensatori più influenti al mondo in questa classifica di Forbes spiega perché è estremamente utile tenere un diario (come ci ha per l’appunto chiesto di fare il nostro prof, fin dall’inizio). Ci sono un paio di punti nel video in cui Teresa fa una bella lista puntata delle cose da tenere in mente. Ora con calma ve la riporto usando l’html.

Qualche consiglio su come tenere un diario

(al minuto 13.23 del video):

  1. Start small
  2. Target a time
  3. Load a memory trigger
  4. Find your medium
  5. Refresh and reflect
  6. Write/Sketch/Doodle/Sing about…

Lo slogan è un po’ quello che viene fuori leggendo i commenti di tutti gli abitanti del villaggio che piano piano imparano a fare tante cose nuove:
Track Your Small Wins to Motivate Big Accomplishments!
Il tutto è un po’ americano, però c’è del vero:
Small wins can accumulate to a great breakthrough
oppure, per dirlo in altre parole…
Genius is 1% inspiration, 99% perspiration

Per chi volesse approfondire, Teresa ha un sito, che si chiama non a caso Progress Principle

Dimenticavo, il sito Web3Schools, consigliato dal prof. per fare le prove di html, è veramente fantastico, io in particolare ho utilizzato questa pagina per esercitarmi con le liste numerate.

Scambio di Casa – sembra un off topic, ma forse non lo è

Questi giorni di vacanza sono stati l’occasione per continuare a visitare le case del villaggio, non credo di averle ancora viste tutte, ma ne ho viste parecchie, ed alcune sono davvero belle e accoglienti, altre sono un po’ più spartane, altre molto frequentate da gente che passa a prendere un caffè o fare un saluto, altre ancora sembrano quasi disabitate, si ha l’impressione che i proprietari non ci abbiano ancora traslocato del tutto. Mi è sempre piaciuto entrare nelle case degli altri, perché secondo me, da com’è una casa, si capiscono tante cose delle persone che ci abitano e anche del luogo in cui siamo. Mi è anche sempre piaciuto avere gente in casa, e infatti a casa mia c’è sempre stato un letto in più o un divano disponibile per chi si voleva fermare, e di persone ce ne sono passate tante. Sarà per questo che, con la mia famiglia, ormai da qualche anno facciamo le vacanze utilizzando il sistema dello scambio di casa. Ci sono ormai tanti siti, noi solitamente utilizziamo quello storico, Home Exchange, e la cosa sta diventando anche un po’ di moda, infatti ultimamente se ne parla spesso su giornali e riviste, e il tema è stato recentemente proposto anche nella prova di inglese agli esami di maturità linguistica. Quello che vorrei sottolineare è che il risparmio (che comunque c’è) non è nemmeno lontanamente la principale ragione per fare uno scambio. La cosa più bella è proprio la scoperta dell’altro, e la possibilità di conoscere il paese che si va a visitare dal punto di vista di chi in quel paese ci vive. Cosa ben diversa da quelloDSC_1318 che avviene soggiornando in un albergo. Negli ultimi anni con la mia famiglia abbiamo trascorso vacanze indimenticabili in varie regioni della Francia, in Olanda, in Danimarca e persino in California (la foto che vedete nel blog l’ho scattata proprio lì, durante una passeggiata in uno dei numerosi parchi naturali della mitica costa di Big Sur). Ogni volta c’è stata l’emozione della scoperta, lo scambiarsi informazioni e dritte sui posti più belli da vedere, le mostre da visitare, i negozi dove acquistare le specialità locali o i ristoranti dove andare a cena. Per i bambini è un’esperienza veramente fantastica, perché imparano a condividere, lasciando i propri giochi a disposizione di chi verrà, ma anche a rispettare i giochi e gli oggetti che i bambini dell’altra famiglia hanno lasciato per loro. Ecco, nel villaggio sta un po’ succedendo la stessa cosa: si va a scoprire le case degli altri, ci si scambiano consigli, si imparano cose. Uno dei blog che ho apprezzato di più in questi ultimi giorni è quello di Emanuela, che ha creato una serie di pagine in cui ha messo nero su bianco le istruzioni per fare alcune cose, ad esempio:

Come fare un audiopost

Come inserire un ebook in un post

Come fare un videopost

E poi, la sua casa è proprio bella, si vede che è un’artista!

A Teacher Portfolio

Sono in fase riflessiva, vado a sbirciare nei blog creati dagli altri corsisti, ce ne sono veramente di belli. Clicco su “Follow blog” per rimanere aggiornata. Vedete sulla mia barra laterale destra quali blog sto seguendo perché uno dei “widget” disponibili su WordPress è appunto “Blogs I follow”. Erano anni che mi incuriosiva questa parola, widget, ma non avevo mai veramente approfondito. Invece l’ho imparato subito andando a curiosare nelle pagine di gestione del blog. In pratica è una sorta di “gadget”.

Scopro anche che se hai più di un blog su WordPress devi scegliere qual è il blog principale sui tuoi “settings” generali (altrimenti tutti quelli che cercano il tuo nome vanno a finire sul blog sbagliato, magari fermo da anni ;-)).

Si vanno formando un po’ di strade nel nostro villaggio. Prima di iniziare a decidere meglio come trasformare questo blog in un “Portfolio”, leggo, oltre al documento in inglese consigliatoci dal prof., molto interessante, anche quello in italiano sull’uso didattico dei blog. Nel frattempo ho imparato a creare dei link in cui non si vede l’indirizzo stesso del sito a cui rimando, ma una parola chiave “evidenziata” in azzurro. Sono soddisfatta!