Il padlet del corso Lingue Straniere e TIC #PNSD

Ritengo che il Piano Nazionale Scuola Digitale sia una grande opportunità per la scuola italiana, sempre che la formazione non si concentri sui “tecnicismi” ma sulla didattica e sulla condivisione libera delle risorse.
Ecco un esempio di come si può usare Padlet per condividere risorse o fare un’esercitazione. Ammetto che la visualizzazione su WordPress non sia bellissima, ma comunque funziona 😉

//padlet.com/embed/u3h6n15931vg

Software libero #linf14

Andreas Formiconi

Clicca qui per scaricare la versione in PDF (3.3 MB)


Prima di tutto finalmente un’attività: scaricate LibreOffice. È un analogo di Microsoft Office.

Quando vi chiederemo di produrre delle relazioni – non l’abbiamo ancora fatto – lo dovrete fare usando LibreOffice. Quindi iniziate sin da ora a scaricarlo e esploratelo. Esiste per tutti i sistemi operativi.


Dalle varie considerazioni che abbiamo sin qui proposto emerge un’immagine degli hacker che è in netto contrasto con quella disegnata dai media – dunque artefici di una nuova cultura, addirittura di una nuova etica, o temibili delinquenti informatici? Purtroppo l’informazione ufficiale, la mainstream information, talvolta informa sorprendentemente poco rispetto a quanto comunica e spesso informa anche male. Proviamo ad approfondire un poco.

In realtà il termine hacker è nato intorno agli anni Settanta nell’ambiente dei laboratori di ricerca informatica del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, una delle più prestigiose università…

View original post 3,010 more words

Cosa è rimasto del più bel cMOOC del reame?

Dopo un bel po’ di assenza da questo blog mi è venuto in mente che alla fin fine, tutto è iniziato da qui, e dal quel meraviglioso cMOOC del Prof. Andreas
Cosa è rimasto a distanza di un anno e mezzo, forse più?
Tanto, tantissimo, direi.
Innanzi tutti la consapevolezza che il blog è lo strumento didattico che mi è più congeniale per accompagnare gli studenti anche fuori dalla classe.
Tutte le altre soluzioni che avevo provato, da Claroline a Edmodo, da Moodle al gruppo Facebook, non mi erano congeniali.
Il blog sì: aperto, facilmente fruibile senza password, e soprattutto tanto interattivo, se davvero riusciamo a utilizzarlo nel modo giusto.
Non sempre gli studenti rispondono entusiasticamente, alcuni post sono privi di commenti, ma tutti (io compresa) possono comunque ritornarci e ricercare le cose che hanno trovato interessanti, o che devono riprendere per qualche motivo.
Il mio preferito è questo. Fateci un giro se ne avete voglia 🙂
Ah, dimenticavo, tutti gli altri cosiddetti MOOC che ho provato dopo (da quelli di Coursera a quelli di European SchoolNet Academy, non sono dei veri MOOC, perché alla fine molti dei materiali sono protetti e non si possono ricondividere o riutilizzare fuori dal MOOC stesso…

Odio Issuu!

E anche Calameo, e tutti i loro amici e parenti falsi e-book.
Qualcuno mi dovrebbe spiegare cosa c’è di innovativo e di bello in questi cosiddetti libri digitali che si sfogliano come libri veri ma poi non sono minimamente fruibili né dai comuni utenti né, tantomeno, da chi ha una qualche disabilità visiva.
Non ci si può fare praticamente nulla, né selezionare o copiare e incollare altrove una parola o una frase, né utilizzare un sintetizzatore locale per farsi leggere i contenuti, né modificare alcunché.
Eppure vanno per la maggiore, anche in ambienti che dovrebbero essere “illuminati”, tipo quello di eTwinning.
Ho appena finito di frequentare un interessantissimo learning event su “Quality Criteria and how to achieve them”, coordinato da un paio di insegnanti e eTwinning ambassador che sono dei portenti, animano un interessantissimo gruppo sulla creatività, organizzano feste e “unconference” on line ecc. e poi mi “cadono” su Issuu, inviandoci il famigerato ebook come raccolta di tutti i risultati (veramente notevoli) del learning event.
Io ci provo, a spiegare, speriamo capiscano e non si arrabbino ^-^

Create a Couch Surfing Profile

Una grande idea da parte di un collega brasiliano, per migliorare la fluency dei nostri studenti (e magari lo speaking, se poi davvero si mettono a saltare da un divano all’altro 😉 )

Ensina Cuiaba

Couchsurfing is a site similar to facebook for people who like traveling. A couch is another way of saying sofa, and this site is a great way of meeting new people, practicing English and sometimes even letting the cool people surf on your couch! The primary purpose of this funwork activity is to create an account in English, write about yourself  and potentially meet like-minded people who like traveling in the future.

couch_surfing2

With the World Cup in Cuiaba, many English speaking tourists will come to Cuiaba. But will Cuiaba be ready? There will be over 78,000 tourists coming and hotels have the capacity for 15,000 people. So where will all these people stay? In the Pantanal with Alligators!!??

Aerial view of the Arena Pantanal stadium in Cuiaba

If you want to read more about Couch Surfing,  here’s some more information:  https://www.couchsurfing.org/n/how-it-works

couch surf pics

Watch some of these videos and try to understand even some parts of what this crazy American is talking about…

View original post 153 more words

Collaborazioni – #loptis

Perché amiamo Internet?

Andreas Formiconi

Clicca qui per scaricare la versione in pdf.

Due righe per dire che ci siamo. Da marzo a giugno ci sono circa 400 studenti di medicina da seguire e questo richiede del tempo. Ma va aggiunta anche la formazione del sottoscritto: per insegnare occorre studiare, specie in territori così mutevoli – l’inerzia porta alla morte rapida. Occorre esserci, sapere cosa sta accadendo e cosa si può fare oggi. Si dice “aggiornamento”, ma è una parola malintesa. Non è questione di avere letto, o magari fatto un quiz, perché non si può insegnare ciò che non si è vissuto. È questione di provare a fare, di avere commesso gli errori che è necessario commettere per imparare. È questione di sporcarsi le mani. Dopo si può provare a insegnare.

Si va quindi a scuola. Una scuola di giovani – in pratica quasi tutto ciò che s’impara l’hanno fatto persone, giovani, giovanissime. La…

View original post 1,223 more words

Come estrarre un file mp3 da un video di You Tube (della serie, iniziamo a imparare dai nostri figli)

Tanto per tornare al tema attualissimo dei nativi digitali, io, mamma orgogliosa di un quattordicenne già utente esperto di nuove tecnologie, dopo mesi in cui lo vedevo collegare regolarmente il suo iPod e il suo e-reader (lo so, lo so, i libri di carta sono più belli, e danno tante soddisfazioni, ma quando hai la casa piena zeppa di libri che non sai più dove mettere, e tuo figlio ti chiede il lettore digitale come regalo di compleanno… diventa veramente difficile dirgli di no!) ad un vecchio Mac che abbiamo in cucina, mi sono chiesta se valeva la pena di imparare qualcosina da lui. Ebbene sì, ne valeva la pena. Intanto, ieri sera ho imparato come si fa ad estrarre un file audio (cioè un mp3) da un video di YouTube e a copiarlo sul proprio iPod (o iPhone o altro aggeggio simile, immagino).

Basta andare su un sito come questo, copiarvi e incollarvi l’url del video da cui vogliamo estrarre il file audio, e magicamente ritroverete il file audio sul vostro computer. Se avete un Mac, basta trascinare l’icona del file sull’icona di iTunes e il gioco è fatto. A quel punto basta collegare il vostro dispositivo al computer e trascinare di nuovo il file mp3 sull’icona del vostro dispositivo (iPod, iPad o iPhone che sia). Immagino che qualcosa di simile si possa fare anche con un PC e un lettore di mp3 di altro genere.

I possibili usi didattici? Penso siano molteplici, tanto per cominciare si possono fare attività di ascolto in lingua straniera senza doversi collegare a YouTube (dato le connessioni poco efficienti della maggior parte delle scuole italiane, mi sembra un vantaggio non da poco). Certo si aprono tematiche varie relative alla violazione del copyright (infatti la maggior parte degli adolescenti usano questo servizio per scaricare gratuitamente canzoni che altrimenti dovrebbero acquistare) anche se, a quanto ho capito, se un video è protetto da copyright questo metodo non funziona. Ma come al solito l’escamotage c’è sempre: spesso se si cerca una canzone, basta aggiungere lyrics alla ricerca (cioè titolo della canzone + lyrics) per trovare un video non protetto.

Regolamento per l’uso dell’iPad

A grande richiesta 😉 , pubblico il regolamento che utilizziamo nel nostro istituto per la classe 2.0 che abbiamo dall’a.s. 2012-2013.

REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELL’IPAD 

Il presente regolamento si propone di regolare il servizio di comodato delle attrezzature didattiche necessarie per lo svolgimento del progetto Netclass.

Premesso che il tablet è uno strumento finalizzato all’attività didattica, a scuola come a casa, e che la sua proprietà rimane dell’ITCG Fermi, che lo consegna allo studente con la formula del comodato per l’anno scolastico 2012/2013, si stabiliscono le seguenti norme di utilizzo:

  1. Gli alunni si impegnano ad avere cura dello strumento, nonché restituirlo in buone condizioni al termine dello stesso anno scolastico, salvo il normale deperimento dovuto ad un corretto uso; saranno ritenuti responsabili di eventuali danneggiamenti dello stesso o di guasti che non siano attribuibili a difetti di funzionamento dell’apparecchio coperti da garanzia. Ogni Ipad è riconducibile all’alunno al quale è stato assegnato tramite il codice identificativo; ogni studente, per ovvi motivi, è tenuto a utilizzare unicamente ed esclusivamente il proprio IPad. In caso di trasferimento ad altra scuola, il tablet dovrà essere restituito nella confezione originale assieme a tutti gli accessori dati all’atto della consegna, che dovranno essere di norma tenuti a casa.

2.    Il periodo d’uso dell’Ipad termina, per gli studenti promossi alla classe successiva e per quelli respinti, con la conclusione gli scrutini di fine anno. Agli studenti che dovranno recuperare dei debiti formativi sarà consentito di mantenere le attrezzature fino al termine delle prove di recupero. In relazione alla possibile prosecuzione del progetto nelle successive classi II, l’ITCG Fermi potrà riassegnare nell’a.s. 2013/2014 agli stessi studenti della classe I coinvolta nel progetto Netclass le rispettive attrezzature informatiche utilizzate nel 2012/2013.

3.    Lo studente può utilizzare l’IPad, durante le ore di lezione, solamente per usi e scopi scolastici, così come indicato dagli insegnanti. E’ personalmente responsabile del materiale prodotto o visionato, dei danni eventualmente causati a terzi e delle violazioni di legge effettuate tramite l’utilizzo dell’IPad.

4.    I docenti hanno la facoltà, in qualunque momento, di accedere al dispositivo e ai dati trattati da ciascuno studente, comprese le navigazioni web e altri archivi. Potranno altresì procedere alla rimozione di file e applicazioni ritenuti pericolosi per la sicurezza e/o inadeguati al corretto utilizzo dello strumento.

5.    Lo studente, a casa, deve mettere in carica il tablet in modo da poterlo utilizzare a scuola senza cavi di alimentazione. La non ottemperanza a questa regola verrà considerata alla stregua della mancanza del libro di testo e sanzionata dall’insegnante.

6.    Lo studente dovrà avere cura del proprio IPad, adottando tutte le necessarie cautele sia in classe, sia durante le uscite dalla stessa, qualora sia necessario portarlo con sé. La scuola non si assume responsabilità per danni, smarrimenti o sottrazioni dovute all’incuria dello studente, che dovrà rispondere degli stessi economicamente. Tali indicazioni, ovviamente, valgono anche per l’uso domestico dello strumento.

7.    Lo studente non dovrà mai abbandonare il proprio Ipad né darlo in custodia ad altro studente. Per tutto il tempo di non utilizzo dell’Ipad, questo dovrà essere mantenuto dentro lo zaino. Ogni volta che lo studente si allontana dall’aula dovrà accertarsi che il proprio Ipad sia riposto nello zaino e quando vi rientrerà dovrà verificare che l’Ipad sia ancora al suo posto, divesamente dovrà immediatamente comunicare all’insegnante l’accaduto.

8.    Quando tutto il gruppo classe uscirà dall’aula, gli Ipad dovranno rimanere negli zaini e l’aula verrà chiusa a chiave dal docente.

9.    E’ vietato l’uso dell’applicazione della fotocamera e dei registratori audio/video se non autorizzato dall’insegnante in quanto rappresenta violazioni della privacy. In generale, per il corretto utilizzo dello strumento in tal senso, si fa riferimento al Regolamento, alle Normative scolastiche e alle Leggi nazionali a tutela della privacy.

10.  E’ vietata la diffusione del materiale didattico presente sull’IPad per il quale vi è diritto di proprietà e/o licenza della scuola o dei singoli docenti, se non dietro esplicita autorizzazione.

11.  L’Ipad sarà attivato con un unico ID Apple creato appositamente dalla scuola per l’intera classe, facente capo all’indirizzo .………... Tale indirizzo è utilizzabile esclusivamente dal coordinatore della classe per scambiare informazioni e comunicazioni con gli studenti e le relative famiglie.

12. L’utilizzo dell’IPad a scuola avviene, quando necessario, attraverso la connessione alla rete WiFi dell’Istituto, nelle modalità indicate dagli insegnanti. Qualunque uso della connessione che violi i Regolamenti scolastici e le Leggi civili e penali in merito è vietato, così come saranno sanzionati utilizzi non conformi alle disposizioni ricevute.

Ogni tentativo di forzare o manomettere la rete dell’Istituto e le sue protezioni sarà sanzionato come grave infrazione disciplinare e verrà denunciato all’autorità

giudiziaria.

13.  Gli studenti, nel caso fossero comparsi messaggi, informazioni o pagine che creano disagio, devono informare immediatamente gli insegnanti e i propri genitori.

14.  Durante l’utilizzo domestico dello strumento, gli alunni possono installare applicazioni e giochi, anche a pagamento, purché scaricati con un ID Apple personale. Il loro utilizzo a scuola, tuttavia, potrà essere inibito dai filtridella rete.

15.  Il presente Regolamento, qualora ritenuto necessario, potrà essere integrato da altre norme. In tale caso verrà data comunicazione scritta a studenti e famiglie.

Ricordiamo inoltre che per ragioni di opportunità e di rischi connessi all’uso della

comunicazione tecnologica, gli studenti non devono mai:

  • fornire informazioni personali quali nome, indirizzo di casa, numero di telefono o la scuola frequentata;
  • inviare a nessuno la propria foto;
  • comunicare a nessuno, per nessuna ragione, il numero di carta di credito o i dati bancari dei genitori;
  • fissare appuntamenti o incontri con persone conosciute attraverso la rete.

16.  Le violazioni al presente Regolamento saranno oggetto di provvedimenti disciplinari che, a giudizio del Consiglio di classe, possono andare dal richiamo scritto sul libretto, alla sospensione dello studente, alla temporanea inibizione all’uso dello strumento.

Ripetute e gravi inosservanze potrebbero comportare il ritiro definitivo dell’iPad.